Convegno "Complessità"

Firenze 12 ottobre 2024 - Sala polifunzionale del Comune, Piazza della Stazione 4/a

Come si può essere al tempo stesso felici ed infelici, vestiti e spogliati, conservatori e anticonformisti, innamorati e haters dello stesso “oggetto”, dentro e fuori di noi stessi... e potremmo continuare all'infinito ad enunciare le molteplici violazioni del principio di non-contraddizione a cui quotidianamente assistiamo e che ci vedono protagonisti? Nella vita quotidiana registriamo una continua copresenza di fattori di per sé contraddittori all'interno della nostra stessa persona e, ancora di più, se diamo uno sguardo negli ambienti che frequentiamo: non riceviamo risposte precise né definitive, tutto è in continua evoluzione rispetto a tutto.

Il tema della complessità accompagna l'umanità fin dalle sue origini; tuttavia, in senso culturalmente esplicito, si può risalire almeno all'antica Grecia. In tempi più recenti, sul piano filosofico, uno degli autori principali che se ne è occupato è stato Gregory Bateson, seguito dall'italiano Edgar Morin. Ma il problema era insorto nel campo della fisica di base, a cavallo tra XIX° e XX° Secolo, fissato a livello di pubblicazione, nel 1926, dal Principio di Indeterminazione di Heisenberg. Era una rivoluzione scientifica perché metteva in crisi tutta l'impostazione della scienza moderna da Galileo in poi; c'erano gli elementi per invocare un cambio di paradigma (nel senso di Thomas Kuhn, 1962), dal modello determinista/meccanicista al modello complesso, ma questa evoluzione, finora, non è riuscita a decollare.

Il punto è che, ancora oggi, il dibattito sulla complessità rimane sempre invischiato in una certa astrazione, cosa che rende difficile capire di che si tratta e che impatto può avere nella ricerca scientifica e nella vita quotidiana. Nella ricerca perché ormai sarebbe ora di svoltare con decisione verso il paradigma della complessità; nella vita quotidiana perché siamo abituati a pensare la realtà in modo meccanico mentre questa è complessa, e ciò che si vede nei due modi è molto diverso.

Per fornire strumenti utili a orientarsi in questa realtà, l’Associazione ARPA-Firenze APS (non-profit iscritta al RUNTS al n. 78784 del Repertorio), in collaborazione con l’Associazione Firenze Magnifica e il C.I.D.I., organizza il Convegno “Il tempo della complessità e il problema educativo”. Un pool di provati esperti (un filosofo, il Prof. Maurizio Iacono; un sociologo, il Prof. Enrico Campo; due medici, la D.ssa Vania Fontani e il Dr. Salvatore Rinaldi, e una pedagogista e psicologa, la D.ssa Assunta Amendola) viene riunito affinché si possa confrontare e possa fare il punto sul tema e sui riflessi che una visione complessa può avere nella ricerca, nell'educazione e nella vita di tutti noi.

Il Convegno si terrà a Firenze il giorno sabato 12 ottobre 2024, presso la sala polifunzionale del Comune in Piazza della Stazione n. 4/a, in orario 9:00 – 14:30. A metà dei lavori sarà offerto un coffee-break con buffet.

La partecipazione è aperta a tutti e gratuita. Le domande di iscrizione (per motivi di sicurezza le iscrizioni non potranno superare i posti presenti in sala) vanno inviate ad ARPA-Firenze APS all'indirizzo arpafi@arpafirenze.it; si prega di specificare le modalità di partecipazione (presenza / distanza), il ruolo o la professione e, per il personale scolastico, la scuola di provenienza.

ArpaFi_APS_2024_Convegno_Complessita_Locandina.pdf